LA COLAZIONE

Primo testo teatrale di una apprezzata poetessa, la cui storia si ispira a un fatto di cronaca e tratta il ritrovamento del cadavere mummificato di un’attrice; la vicenda sviluppa il tema di un processo di rarefazione dell’io del personaggio, che attraverso momenti di violenza e introspezione sintetizza una visione del reale ricostruita dai filtri del simbolo e dell’immagine.

Immagine di Sarah Tardino, autrice del testo LA COLAZIONE (Teatro Arsenale 20/9/2006)Sarah Tardino Nata a Licata nel 1980, ha studiato filosofia all’Università di Bologna dove sta conducendo la sua tesi di laurea su testi inediti del poeta Piero Bigongiari. Ha pubblicato versi su alcune riviste tra cui Gradiva. Si occupa di critica letteraria sulCubo, rivista del dipartimento di italianistica dell’Università di Bologna. Suoi testi in prosa sono apparsi sulla rivista Maltese narrazioni. Ha partecipato nel 2006 alla rassegna Contrasti poetici curata da Milo De Angelis per il Teatro Out Off. Si interessa di musica contemporanea. La colazione fa parte di una trilogia, Il sedicesimo giorno.

14 Responses to “LA COLAZIONE di Sarah Tardino”

  1. Nadia Campos Says:

    Qualcuno l’ha visto?

  2. Andrea Says:

    Bellissimo. Il testo è un capolavoro. La rappresentazione non è stata invece all’altezza.

  3. Misa Says:

    L’ho visto. Orrendo

  4. francesco Says:

    Il testo è inesistente. La Tardino una pessima scrittrice. La rapresentazione, al contrario di quanto afferma Andrea, ha restituito il vuoto di entrambi.

  5. Andrea Leone Says:

    Si tratta di un capolavoro e il tempo lo dimostrerà. Si tratta di Letteratura e pochi ormai sanno ancora di che cosa si tratti. E’ un testo troppo grande per essere rappresentato in una forma così misera, anzi in una forma così nulla. La forma è tutto. Questa è la ragione principale per cui in Italia non esiste la drammaturgia, a differenza di Germania e Inghilterra: l’opera di scrittori e poeti viene distrutta dagli attori e dai registi.

  6. Misa Says:

    ma sei un suo amico?…si direbe di sì, visto che sei l’unico a parlarne con clemenza…..e clemenza sia: non piace a nessuno. i suoi artifici artificiosi…non c’è onestà, né sincerità. questo vale anche per le sue poesie. e poi si sentono delle storie sulla fonte creativa di questo lavoretto che da sole basterebbero a demolirlo.. e a dimostrare definitivamente la pochezza artistica della tardino..

  7. flavio Says:

    A me pare che se ne stia parlando anche troppo

  8. Andrea Leone Says:

    “Nei miei lavori tutto è artificio.”
    Thomas Bernhard.

    Chiudiamo il discorso su La Colazione. Lo riapriranno gli anni, i decenni e i secoli.

  9. flavio Says:

    Povero Bernhard, citato per salvare la tardino! Sì tutto è artificio, ma non artificio artificioso. Che tristezza vedere saccenti che agognano la gloria… Lasciate stare il grande letterato austriaco e impegnatevi a parlare meno.

  10. flavio Says:

    Aggiungo una cosa: mi riesce difficile capire come si possa rendere credibile il commento di Andrea Leone quando sappiamo che lui è l’autore dello scatto della tardino (vd. internet)… Forse adesso si correrà ai ripari con qualche altra citazione: per chi è prevista la tortura? Rilke? Verlaine? Goethe?

  11. Andrea Leone Says:

    Non mi stupisce questa curiosità da portinai.
    Era il mio dovere di dire la verità e io l’ho compiuto. Questo è il mio ultimo commento.

  12. flavio Says:

    Certo…certo…lei esibisce una foto scattata da te….tu la elogi……e chi sarebe il portinaio???

  13. flavio Says:

    Concludo: portinaio per non dire altro. Queste polemiche rissose non mi interessano. Mi pare chiara la pratica modaiola mista al ciarpame accademico…


  14. Vista la scarsa qualità dei commenti in arrivo e la discussione scivolata via da qualsiasi contenuto artistisco chiudo i commenti per questa pagina.


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