Ho visto che molti hanno cercato, invano, di capire chi c’è “dietro” arstuavitamea. Ho raccolto qualche informazione sull’argomento.

arstuavitameaStefano Mavilio nasce a Napoli nel 1972.

Nel 1984, fonda la fanzine, meglio dire city-zine “Luci della Città”, 6 fogli dattiloscritti e fotocopiati, distribuiti in contovendita nei negozi di dischi della città di Napoli.

Nel 1989 inizia a scrivere composizioni musicali per il teatro e canzoni per il gruppo Dream #9, duo dove Stefano Mavilio suona chitarra, tastiere, fisarmonica in compagnia di un contrabbassista.

Nello stesso periodo inizia la collaborazione con Francesco Prota e il gruppo Le Loup Garou, dove suona la tastiera e la fisarmonica fino al 1994. Per il gruppo scrive la canzone “Le petit ballon“, con Francesco Faggiani e Ludovica Rambelli.

Suona in vari spettacoli come musicista di scena.

Nel 1993, scrive e dirige il cortometraggio “Il Distratto“. Protagonista Arturo Lando con Stefania Ventura, Carmen Iovine, Nadia Carlomagno e il fratello Alessandro Mavilio come operatore di macchina.

Nel 1994, anno del servizio militare, conosce, proprio sotto le armi, artisti di calibro nazionale come il poeta Salvatore della Volpe e l’ex chitarrista Raffaele Magnotta.

Con quest’ultimo al congedo del servizio fonda il gruppo Sweet Kalashnikov, due chitarre e due voci, affiancati nelle prime prove da una sassofonista e una clarinettista.

Il gruppo si sciogle quando Raffaele Magnotta scappa esule in Brasile con una ballerina da night club cecoslovacca e fonda il quartetto Orkestaraf assieme ad altri rifugiati portoricani e la clarinettista perde la memoria non riuscendo a suonare più lo strumento ma trovando lavoro al “manifesto”.

Nel 1995, con una vistosa camicia a fiori grandi, è un barman nel film “I buchi neri” di Pappi Corsicato.

Nel 1996, vestito da soldato delle SA, suona la chitarra e la fisarmonica accompagnando la voce di Maurizio Rippa nello spettacolo teatrale “Il mio amico Hitler” di Mishima con la regia di Tito Piscitelli.

Disgustato dal panorama musicale partenopeo dell’epoca (Alma Megretta, 99 posse, 24 grana), lascia la musica per un approccio all’arte e la cultura più sfacciatamente mercantile.

Nel 2000 fonda e dirige l’agenzia pubblicitaria amore&vasaturo. Ispirata al design italiano anni ’50, in polemica con l’estetica filostraniera imperante nel settore, l’agenzia trova ampi consensi e clienti in tutta Italia.

Nel 2002, con l’agenzia si occupa della immagine della prima edizione del Premio Carosone.

Nel 2003 collabora con il Neapolis Festival per la ricerca sponsor.

Oggi intende mettere a disposizione le sue esperienze per aiutare altri artisti ad avere la meritata visibilità.

4 Responses to “Stefano Mavilio”

  1. GR Says:

    ciao stefano, mi piacerebbe innanzitutto forti conoscere il mio lavoro… poi magari chissà, stando a napoli potremmo anche incontrarci… sono amica di gabriele parrillo con cui ho condiviso il lavoro con hal yamanouchi… vedo che la “danza” non è tra i vostri focus, ma potrebbe diventarlo, è un territorio che soprattutto in città ha ancora molta strada da fare, soprattutto per sviluppare un pubblico ed anche fare crescere l’attenzione della critica… feedback e stimoli importantissimi per gli artisti!.. se puoi visita il mio blog
    http://gabriellariccio.wordpress.com
    ci sto ancora lavorando…ma è un inizio… spero di leggerti presto…ciao, gabriella

  2. Amy Tighe Says:

    Hi Stefano,

    Ti mando tantissimi saluti. Erano bei tempi a Firenze durante il tuo anno di servizio militare, no?

    Sono a Chicago ora e sto bene. Ho sentito delle belle cose di te, e ti volevo anche dire augurri!

    Un grande abbraccio,
    Amy

  3. Marcella Says:

    Ciao Stefano,
    ho bisogno del tuo aiuto e questo è l’unico modo che ho trovato per chiedertelo…allora, ho problemi con la registrazione e davvero non riesco a capire perchè? puoi contattarmi alla mail che ho scritto? grazie

  4. Vladimiro Curzio Says:

    Ciao Stefano, sono trascorsi molti anni dall’ultima volta che ci siamo visti; leggo con piacere della tua carriera e delle tue esperienze in campo artistico…sai,io mi sto cimentando nell’arte dello scrivere, una vecchia passione che ho coltivato sin da bambino e tu, forse, lo ricorderai; oggi sono riuscito a pubblicare la mia prima opera letteraria ma il mondo dell’editoria ha molte porte da aprire e, spesso, non si trova neanche chi ti “attenda” aldilà di essa…per passione cerco sempre nuove visioni artistiche ed è per questo motivo che tento da qualche tempo di entrare nel mondo della televisione e dello spettacolo;mi piacerebbe rivederti e parlare un pò, magari potresti conoscere ed indicarmi “la giusta porta” da bussare!!!
    Ciao,
    con affetto Vladimiro.


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