L’UOMO PIÙ CRUDELE

Una mattina del 1610, un uomo dall’apparente età di trent’anni viene convocato a Bicse (Ungheria) per le indagini sul processo a Erzebeth Bathory, il primo caso di vampirismo documentato dalla medicina ufficiale. L’uomo è Voico Dobrita, forse ha 173 anni, forse è stato il segretario di Vlad Tepes Dracul. Voico ripercorre la sua vita con Vlad, davanti al giudice che indaga sulle origini diaboliche di Erzebeth. Costruito come un giallo, per flash e flashback, rivela progressivamente l’orrore che si nasconde sotto le rassicurazioni del quotidiano in una specie di olimpiade del sangue. 

Gian Maria Cervo Autore di teatro, traduttore e insegnante di drammaturgia presso la scuola Boccascena di Roma, nato a Napoli nel 1970. È autore di riscritture di testi elisabettiani, giacomiano e carolino (di Shakespeare, Marlowe, Jonson, Tourneur, Ford, Fletcher)  tutte rappresentate tra il 1993 e il 1998. È inoltre autore delle drammatizzazioni delle ballate medievali inglesi Edward e Lord Randall, dei testi originali Del mio globo distratto, Penetrazioni e delle trilogia di testi brevi Nihil e, su commissione del Festival di Montalcino, ha tradotto e adattato l’inedito beckettiano All Strange, Away! con la regia di Carlo Fineschi. È anche fondatore e direttore artistico del festival Quartieri dell’Arte, che si occupa dell’allestimento di testi classici dimenticati o censurati in epoche passate e di opere teatrali contemporanee. 

Lascia un commento