L’ITALIA È MORTA, IO SONO L’ITALIA

Un viaggio civile, provocatorio e struggente da ascoltarsi come il rombo di una motocicletta, o il canto di una memoria fangosa e dolcissima quanto le immagini di un paesaggio interiore e civile, dunque italico, italiano, perciò morto ma sempre pronto a resuscitare. 

Aurelio Picca Aurelio Picca è nato a Velletri. Esordisce nel 1990 con la raccolta di poesie Per punizione, cui sono seguiti i racconti de La schiuma (1992) e I racconti dell’eternità (1995). Nel 1996 ha pubblicato il romanzo I mulatti; da Rizzoli sono usciti Tuttestelle (1998), Bellissima (1999), L’esame di maturità (2001, apparso la prima volta nel 1995 presso Giunti) e Sacrocuore (2003). Pubblicista, collabora a quotidiani (“il Giornale”, “la Repubblica”) e periodici (“Nuovo argomenti”, “Max”). È autore di due cortometraggi su Roma, presentati al Roma film festival: Elogio delle Torri e palio del bianco, Roma tanta poca e ha realizzato l’intervista filmata a Edward Bunker Asilo infantile. Tra i suoi scritti per la radio ricordiamo La velocità e I cinque sensi. Nel gennaio 2006, a Roma, nell’ambito del Festival del Racconto ha presentato sotto forma di reading il poemetto L’Italia è morta, io sono l’Italia. 

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