DOPPIA FINZIONE Nato da un laboratorio con gli allievi del Teatro Primostudio, la pièce vede per protagonisti una attrice e due attori, che interpretano un triangolo amoroso tra proletari immigrati nella Milano degli anni sessanta. Nel corso degli anni finiscono col cadere nelle stesse situazioni della finzione in un gioco di passioni, segreti, bugie, silenzi, contrario e speculare in cui due mondi completamente diversi si confrontano e si perdono nelle identiche eterne trappole sentimentali.

Rocco D’Onghia

Esordisce nel ‘90 al Teatro Verdi di Milano con E all’alba mangiammo il maiale; seguono: Lezioni di cucina di un frequentatore di cessi pubblici (Festival di Asti ’92 due edizioni); Tango Americano, di cui vengono realizzate tre edizioni, l’ultima del ‘99, con Teatridithalia; FlyButterfly (Teatro del Buratto, 1994), biglietto d’oro Agis; nel 1995 La camera bianca sopra il mercato dei fiori va in scena al Piccolo Teatro di Milano; La cacciatrice di sogni (Teatro Verdi di Milano ‘95/’96), Sorelle nel dolore (Festival delle Gravine ‘98); Breviario di fuga di una pescatrice di rane (Brescia ‘98); Woyzeck o il futuro del male (Festival di Chieri ‘99); La barbieria della gigantessa del maremascio. Ha realizzato una riduzione teatrale de Il maestro e Margherita di Bulgakov prodotta dal Teatro di Castalia (‘99). Alcuni suoi testi sono pubblicati nella collana Ricordi Teatro e in Francia dalle edizioni Le Circè. 

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